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S.
Agostino
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Attualmente il Museo è dislocato in tre sedi:
la sede centrale di Viale Giolitti, 1, comprendente
le sale espositive, gli uffici e la Sezione Didattica;
il tardo-medievale Palazzo
del Senato e la seicentesca Chiesa
di S. Agostino, utilizzati per esposizioni ed eventi
culturali temporanei.
Nella sede centrale di Viale Giolitti, lallestimento
è stato progettato per riflettere i due filoni principali
di attività del Museo: la ricerca
e la didattica.
Si è trattato cioè di accostare i visitatori ad
una comprensione di ordine generale del fenomeno "Preistoria"
e mettere in luce ipotesi e risposte emerse dallattività
archeologica ed antropologica condotta nel Pinerolese
a partire dal 1981.
La sala 1, progettata per avere un carattere
introduttivo in chiave cronologico-culturale, è dotata
di 9 diorami dedicati alle fasi dellevoluzione
biologica e culturale delluomo dal Paleolitico
Inferiore allEtà del Ferro. Per quanto riguarda
le didascalie dei diorami, sono stati adottati tre
livelli di linguaggio, indirizzati rispettivamente
alla scuola elementare, media inferiore e media superiore:
pertanto si passa dal testo a caratteri tipografici
più grandi e più semplici agli altri due dai caratteri
più ridotti e dai contenuti più complessi. Larredo
della sala è costituito da pannelli a parete e da vetrine
per lesposizione dei reperti.
La sala 2, dedicata allarte rupestre
europea, è caratterizzata dallesposizione di
calchi in gesso di incisioni rupestri, ottenuti per
mezzo del cosiddetto "SRB System", procedimento
archeologico peculiare caratterizzato dallimpiego
di resina termoplastica, messo a punto nel laboratorio
operante presso il Centro Studi in collaborazione con
CNRS francese, che opera anche per il trattamento di
riproduzione dei reperti archeologici. Fra le riproduzioni
di celebri incisioni rupestri, che fanno della collezione
del Museo di Arte Preistorica di Pinerolo un unicum
in Italia, figurano tra laltro il "Toro
di Papasidero" (Calabria), attribuito al Paleolitico
Superiore (12.000 a.C. ) ed il "Capo tribù di
Monte Bego" (Francia) del Bronzo Antico (2.000
a. C.).
La sala 3 è infine dedicata alle ricerche
condotte nel Pinerolese ed ai risultati cui esse hanno
portato: vi sono esposti calchi di incisioni rinvenute
in alcuni dei più importanti siti archeologici dellarea
pinerolese (Rocca di Cavour, Val Chisone e Val Pellice).
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